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CONFETTURA DI SUSINE




La confettura si può fare anche con altro tipo di frutta.

La frutta deve essere matura al punto giusto, cioè né troppo acerba né sfatta.

Preparare i vasetti puliti con relativo coperchio.

Qui viene usato un addensante (nello specifico Fruttapec 3:1): per 3 Kg. di frutta 1 Kg. di zucchero, ovvero per 1Kg. di frutta circa 350 g. di zucchero.

Se non si usa l’addensante è necessario mescolare e sorvegliare la frutta in cottura per circa 2 ore,

cioè fino a quando raggiunge la densità voluta.



Nel modo descritto si sterilizzano i vasetti prima di riempirli e non dopo.


1-Mondare la frutta togliendo foglie e picciolo.

Lavarla e farla asciugare su un canovaccio.




2-Preparare una o più pentole dal bordo alto, per evitare la tracimazione quando la confettura bolle.

Pesare la pentola e versarvi la frutta tagliuzzata e senza nocciolo. I pezzetti devono essere piccoli.

Per ogni pentola è meglio non superare i 2 Kg. di frutta.



3-Pesare la pentola con la frutta e calcolare quanto addensante e quanto zucchero sono necessari:

1 Kg. di frutta-1 bustina di addensante-350 g. di zucchero.

Mescolare addensante e zucchero e poi versare il tutto sulla frutta a freddo.





4-Nello stesso tempo mettere i vasetti in una pentola grande piena d’acqua, cioè i vasetti devono

essere nell’acqua.

Se si tratta di vasetti recuperati da altre confezioni, meglio far bollire anche i coperchi.

La sterilizzazione avviene dopo almeno 10 minuti di bollitura.

Toglierli, farli scolare e asciugare su un panno.

Immergere nell’acqua rimasta altri vasetti se necessario.




5-Mescolare e portare a ebollizione la frutta. Far bollire a fuoco vivace per almeno 3 minuti

sempre rigirando.

Spegnere, togliere dal fuoco e rigirare ancora per 1 minuto.





6-Versare la confettura ancora bollente nei vasetti riempiendoli fino all’orlo, chiudere bene

e mettere i vasetti capovolti per una decina di minuti.





Nota bene: se si ritiene di dover addensare di più la confettura, si può farla bollire qualche minuto in più. Si deve tener conto, però, che nei vasetti si addensa ulteriormente.

Dopo 24 ore la si può mangiare.



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